giovedì, gennaio 12, 2012

ABC

La continua paura che t'incute la convizione che chiunque intorno a te voglia farti del male, farà in modo che sarai tu stesso, a farti del male.

3 commenti:

  1. Lo spirito di Donald Knuth smentisce con fervore.
    Rivolge queste parole al fantasma di Alan Turing:
    "sei più forte di una mela, imbecille!"

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  2. ... e poi, ad esser precisi, il timore che prevale non è quello
    che il mondo circostante abbia l'intenzione di ferirci,
    ma che lo faccia ugualmente, in maniera accidentale.
    Il lato oscuro della leggerezza,
    o il lato inevitabile dell'idiozia.
    Le ferite autoinflitte, generalmente, guariscono in fretta.
    Servono solo a distogliere l'attenzione.

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  3. Il mondo ci ferirà sempre, accidentalmente: "gli altri" non sono noi stessi, con le nostre sensazioni e pensieri.
    E' normale, dunque, che essi possano talvolta sbagliare, ferendoci.
    Per questo esistono il dialogo, la disponibilità e il perdono.
    E le ferite inflitte accidentalmente guariranno più in fretta di quelle autoinflitte.

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