lunedì, maggio 27, 2013

Annuncio che ho le tette!

Sono cresciuta! Grazie al potere della chimica ho le tette più grandi!
Cioè, non vi immaginate che io adesso porti una terza, una quarta o chissàche.
Riempio una seconda, piena, e tutto ciò mi soddisfa.

L'unico inconveniente, adesso, anche prima in verità, è non essere modellatamente piatta a sufficienza da poter competere con i corpi da modella delle tue ex.

Quanto disagio. Scriviamo la tesi, va'.

giovedì, maggio 23, 2013

Sono un cartone animato e mi arrabbio come tale: !!!*#@*?!#@ç!!!

Ci sono delle volte in cui essere donna è davvero faticoso.
Non mi riferisco a quelle giornate in cui hai il ciclo e perdi una quantità di sangue per cui ti chiedi come tu possa reggerti ancora in piedi. Non mi riferisco nemmeno a quei momenti in cui sei palesemente un cesso trascurato e il tuo ragazzo ti dice che sei bellissima; nemmeno a quelli in cui sei palesemente uno schianto ma lui non lo nota.
Sì può tutto tollerare, fin qui.
Non mi riferisco nemmeno a quando devi depilarti ma non ne hai voglia, a quanto tempo devi perdere davanti allo specchio per essere socialmente accettabile.

Essere donna è davvero faticoso in momenti molto meno banali di quelli che si possa pensare. E' faticoso quando ti guardi allo specchio, sempre: che tu abbia solo 50kg addosso o 70, ti senti sempre "nu sacc e munnizz, babà".
Guardi la tua cellulite e le foto ipermegasuperlucide e patinate delle bellissime donne della pubblicità o della televisione. Guardi le tue piccole cicatrici in faccia, i brufoletti e poi ancora quelle pagine.
Così mandi al diavolo tutto, non ti guardi allo specchio, prendi la sciarpa e la giacca ed esci.
Ed era meglio se stavi a casa: le donne ipermegaperfette sono anche intorno a te! Evviva!
La loro pelle uniforme, frutto della costanza nell'immergere la faccia nel più costoso fondotinta; i loro occhi grandi, definiti da mascara, ombretto, eyeliner e mille segate che non sai nemmeno usare; mani curate, dita lunghe e affusolate che vorresti prenderle in prestito per potercele sgozzare.

Infine rassegnarsi all'idea che il tuo ragazzo scopava di più con la sua onnipresente (almeno nella tua testa, dice lui, e noi gli crediamo) ex che con te, mentre tu, povera pulce sciatta, sei sotto tesi.

Andatevene affanculo.

venerdì, maggio 17, 2013

La bile preventiva

Va bene, lo ammetto, capisco la vostra preoccupazione: mi rendo conto che la quasi totalità delle cose che scrivo sono spruzzi di acido muriatico qua e là intorno alle persone.

Tutti poi mi chiedete: "Bi, ma c'è qualcosa che non va? Come mai questo spruzzo di veleno?".
Spesso quando scrivo cose forti come un pugno nell'intestino, è solo per il mero gusto di sfogarmi, che è il motivo per cui questo blog è ancora qui.
Ci sono volte in cui però mi guardo intorno e non posso affermare "c'è qualcosa che non va", mentirei, e tutto ciò che esce fuori in quel momento è solo bile, a questo punto penso che sia solo "bile preventiva". Sai, per non arrivare ad avere sovraccarichi finali in cui, per puro spirito di autodistruzione, decidi di mandare a puttane tutto.

In questo momento non c'è niente che non va. Sicuramente se ci fossi tu, sarebbe più divertente.

giovedì, maggio 16, 2013

Lista di opinioni più o meno condivisibili

Credo che chiunque sia dell'opinione che al mondo non esista niente di più bello:
  • dell'amore di una madre, sempre che non si sia stati abbandonati in un cesso di un fast food al momento di respirare il primo gelido rancido alito di vita;
  • dell'abbraccio di un fratello, sempre considerando di non aver vissuto in famiglia come figlio unico, solo come un cane anche a scuola e deriso finora da persone e animali;
  • del sorriso di una donna, sempre riferendosi però a canoni di bellezza puramente irraggiungibili, fittizi e gravosi per cui bisogna rifugiarsi in un'immagine photoshoppata della più bella donna di sempre, per trovare il più candido, caldo e sfavillante sorriso.
Probabilmente l'unica soluzione per non rendere scontento nessuno, è essere gelidi, insensibili e ciechi.

lunedì, maggio 06, 2013

Smettere di rovinarsi gratuitamente l'umore

Riscoprire la sensazione di non avere più niente a cui pensare, è sempre un indimenticabile momento. Pensare che l'unica cosa che ricorderai sarà solo il momento in cui hai smesso di pensare alle cose intorno, fornisce sempre impagabili soddisfazioni.
Distruggere progetti di gruppo, nati dalle migliori aspettative e promesse; concludere bruscamente rapporti umani e lavorativi; non avere più niente che ti rovini gratuitamente ed insistentemente l'umore: quante soddisfazioni tutte insieme!
Chiudere per guardare avanti ad altri progetti, svolti in collaborazione solo di se stessi, per poter arrivare ad aspirare di poter essere ogni giorno una persona migliore.
Perché le uniche persone a cui devo qualcosa non sono i miei amici, i miei fidanzati o chissàchi.
A loro non ho niente più da dare di quello che meritavano. Ed ora, andiamo avanti.