venerdì, settembre 12, 2014

Stagno

Quando ho preso il saldatore in mano, ho sperato che funzionasse intrinsecamente.
Mentre imprecavo contro lo stagno e bruciavo un dito a mio fratello nel modo più deficiente in cui si possa fare questa cosa, mi concentravo sui fili che mio padre ha definito "speciali" per non dirmi carinamente che sono spastica e pesantemente inabile.
Mi ci sono davvero dedicata, anima e corpo, a quel lavoro; non volevo accettare che una cosa cui tenevo tantissimo andasse a finire nella spazzatura senza aver nemmeno provato a sistemarla. Così, armata di pazienza, voglia di fare e saldatore rovente, ho aggiustato le mie cuffie e in quel momento è come se avessi sistemato un pezzo della nostra storia. Quando non mi sono arresa all'evidenza che non funzionava più il cavo stereo e che il suono arrivava parzialmente ad entrambe le cuffie, ho dimostrato a me stessa che lotto per le cose che amo finché ce la faccio e ho motivo di sperare che possano funzionare.
E' stato come ammettere di non voler abbandonare una parte di te, di noi, che porto sempre con me con la consapevolezza di non rivolerla però più indietro.
E' stato come perdonarti, come sentirsi perdonata, per il male fatto; è stato come se ti avessi dimostrato che mi dispiace per tutti i momenti in cui ho sbagliato sapendo di farlo e per tutti quegli altri in cui ho sbagliato perché ero troppo presuntuosa per poter dire "non fa niente, so che non ricapiterà".
E' stato come sistemare questo periodo di merda, riaggiustando il vaso di cristallo, reincollando i pezzi in modo così minuzioso da far scomparire tutte le crepe.
Saldavo insieme i fili rossi, poi quelli arancioni ed infine quelli blu.
Pensavo che è una delle cose più belle e colorate che mi rimane di te.
Pensavo che dopo aver archiviato tutto di noi in un posto dove non possa più tornare a farmi del male, volevo tenere quello che di più bello ci ha unito: la musica e il colore.
Sono cambiata tanto, voglio cambiare ancora, per molte cose è anche merito tuo.
Tu sei come tutte le persone che ho incontrato nell'ultimo mese, diverso da me e per questo affascinante e stimolante.
In questo periodo particolare in cui osservo, catturo, critico, analizzo tutto, mi rendo conto che non c'è niente di più bello che interessarsi di chi non ci somiglia per niente. In questa vita ci sono davvero un sacco di cose da imparare ed io voglio apprendere la filosofia più intelligente che mi hai voluto trasmettere.

"Non esiste un unico modo di fare le cose, il tuo è solo uno dei molteplici modi esistenti."

Avevi ragione, mi dispiace non averlo capito prima.

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