lunedì, ottobre 20, 2014

E' troppo tardi, dipende per cosa

Oggi ho deciso di venirti a trovare. Era da un po' di tempo che ci stavo pensando.
Milo stamattina è venuto a svegliarmi. Con il suo solito goffo andamento, è saltato sul letto e mi ha dato il bacio del buongiorno. Mi ha sussurrato: "svegliati, Bi" e poi ha aggiunto: "adesso è il momento di andare".
Ho aperto gli occhi e con un sorriso l'ho mandato via. "Sì, ok, va bene, va bene, mi alzo!", e mi sono tirata su.
Ho indossato il vestito che ti piaceva tanto. Una scarpa, poi l'altra. Ho chiuso i laccetti blu e mi sono tirata su dal letto. Su quel tacco otto, ho raggiunto la scrivania e ho tirato fuori quello che mi serviva.
Lentamente, per non rischiare sbavature che non mi potevo permettere quel giorno, ho aperto la bocca e ho colorato di rosso le mie labbra. Prima l'angolo sinistro che si protende verso il destro, poi su al contrario. Ho sfoderato la penna dell'eyeliner e con certosina precisione ho tirato un'armoniosa riga su un occhio, poi ho tirato l'altra, speculare, simmetrica, perfetta, sull'altro. Oggi sono proprio bella perché sono finalmente felice, tranquilla. I miei occhi sembrano più grandi, aperti e vigili; i miei passi suonano per la stanza più sicuri e fermi.
"Ciao, Milo, fai il bravo. Torno stasera"; prendo la borsa e mi incammino, un passo dopo l'altro, in una lenta e serena passeggiata, senza fretta, senza angoscia, verso la stazione.
Il mio treno è partito cinque minuti fa. Sono arrivata in ritardo. Non importa, avevo davvero voglia di dedicarmi a me stessa per essere raggiante oggi. Mi siedo e aspetto il prossimo treno.

2 commenti:

  1. https://www.youtube.com/watch?v=2jHj620Srgk

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    1. Ommioddio, adesso sul mio stream di G+ associata al post compare enorme la mia immagine di profilo!

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