giovedì, gennaio 29, 2015

Un po' di sano pulp

Tutto le volte che ti sogno, mi viene voglia di strapparmi il cervello dal cranio e farmici una bella frittata. Solo nell'ultimo mese ne avrei fatto indigestione.

giovedì, gennaio 22, 2015

Il debole fra i due



Seduce te assorbendo in stile molle
e fermento
un lento progredire
dirottato verso l'abnorme,
verso quel che è male smisurato
che per il peso barcolli
ingrassi il respiro su me
che ti ambivo la bocca.
Sciocca deviazione la tua
come una svolta secca sbalordisci,
e sorprendi tutti i capricci a
diventare necessità
.

Chissà per quale patologia
ti ho sentita e vista,
via via peggiorare nel modo,
nel tempo.


Seduce il fenomeno memoria,
l'accadimento asciutto è principe
di una storia d'amore che quasi
muore ed esce senza avviso sulla porta.
Non te ne sei accorta
ma eri più bella e più gentile
prima di finire in pasto all'indolenza,
prima dell'abuso a gomiti larghi
sul tuo corpo che mi era perfetto.
Tu che ora tratti l'aspetto 
come un traditore.

Amore non perdere mai ti prego,
l'unico rimasto
fra i nostri fili di appartenenza
resto io con la mia presenza.


E resti tu innamorata nell'occhio
che stringi a fessura,
perché veda l'ombra di me,
innamorato ancora.

E incolpa il debole fra i due
scegli dove meglio affonda
la lama del tuo coltello
ingorda nella fame del ficcare.


E resti tu innamorata nell'occhio
che stringi a fessura
perché veda l'ombra di me
innamorato ancora.

Questo, il mio duecentesimo post.

lunedì, gennaio 19, 2015

La teoria del tutto

Siedo su di un elaborato tronco di legno e guardando fuori, penso a quanto piccola sono diventata.
Testa bassa, per non incontrare sguardi estranei, per non sapere se mi stai guardando, per non percepire il suo giudizio. Spalle strette, mentre ti passo accanto in direzione contraria, per non essere urtata, per non essere vista, sono invisibile, sono invisibile.
Sparire un giorno, dovrei farlo. Nessuno mi cercherebbe e non mi farebbe differenza, a nessuno la farebbe.
Non avevo paura di niente, adesso ho paura di tutto. Perché il mio bisogno è diventato assordante, totalitario, il mio bisogno, il mio idrorepellente bisogno.
Solo adesso, una dopo l'altra, le mie angosce escono fuori dall'armadio, come un esercito di scheletri, lì, in fila.
Seduta sul mio ben fatto pezzo di legno penso che là fuori non c'è niente che non va, il problema come al solito sono io.
Ma finché c'è vita, c'è speranza.
Testa bassa, per guardare ciò che calpesto, perché l'aria lassù è troppo raffinata per me, potrebbe uccidermi. Spalle strette, perché se chiudo gli occhi e tu mi urti, non puoi in alcun modo ferirmi.

domenica, gennaio 18, 2015

Scandal

"You own me! You control me. I belong to you.
You think I don’t want to be a better man? You think that I don’t want to dedicate myself to my marriage? You don’t think I want to be honorable? To be the man you voted for?
I love you.
I’m in love with you.
You’re the love of my life.
My every feeling is controlled by the look on your face.
I can’t breathe without you.
I can’t sleep without you.
I wait for you.
I watch for you.
I exist for you.
If I could escape all of this and run away with you…there’s no Sally or Thomas here. You’re nobody’s victim, Liv. I belong to you. We’re in this together."

(President Fitzgerald "Fitz" Thomas Grant III)

sabato, gennaio 17, 2015

Occhi da orientale

 
Occhi da orientale che raccontano emozioni,
sguardo limpido di aprile di dolcissime illusioni,
tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare
come chiudere fra i denti almeno il suo dolore.

Più di cinquecento notti già mi sono innamorato
di una bocca appena aperta, di un respiro senza fiato;
se potesse questo buio cancellare l'universo
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso.
 

Ma tu dormi ancora un po', non svegliarti ancora no,
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto.
No, tu dormi ancora un po', ancora non so
guardarti anch'io nel modo giusto,
nei tuoi occhi disarmanti.
 
Sono occhi di ambra lucida tra palpebre di viole,
sguardo limpido d'aprile come quando esce il sole,
ed io sarò la nuvola che ti terrà nascosta
perché gli altri non si accorgano di averti persa.

Ma tu dormi ancora un po', non svegliarti ancora no,
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto.

No, tu dormi ancora un po', ancora non so
guardarti anch'io nel modo giusto.

Nei tuoi occhi innocenti, disarmanti, devastanti,
quei tuoi occhi che ho davanti
tienili chiusi ancora pochi istanti.

Occhi da orientale che raccontano emozioni,
ed io cos'altro posso fare, io posso scrivere canzoni.
I tuoi occhi...

Se potesse questa musica annullare l'universo
forse ti potrei guardare e non sentirmi perso,
nei tuoi occhi, disperso, nei tuoi occhi..

mercoledì, gennaio 14, 2015

Lettera aperta

Non riuscirò mai a guadagnare la visibilità che ho sempre voluto avere ai tuoi occhi. Ogni anno è una lotta, sempre più difficile da vincere perché dalla mia parte ci sono ragione e parole, ma non ho quelle paffute guanciotte che forse potevano attirare la tua attenzione come un tempo.
Ogni anno diventa sempre più difficile e litigare con te diventa sempre più frustrante. Odio avere ragione con te, perché quando ce l'ho con aria mogia mi saluti e a me non resta che piangere dal dispiacere quando sarebbe stato tutto più facile se solo quando ti parlassi ascoltassi una sola parola di quello che dico.

"Sono usciti i risultati di quell'esame che ho fatto a dicembre."
"E come è andata?"
"Mah, bene, ho preso 26..."
"Io ieri sono stata da Adalgisa a fare step, ci vado anche domani e bla, bla, bla".

martedì, gennaio 13, 2015

giovedì, gennaio 01, 2015

Benvenuto, 2015!

Quello che sei è il frutto di ciò che sei stato, di ciò che ti hanno insegnato e di coloro che hai avuto intorno. Questa sono io, o almeno parte di me.


Buon anno, che possa essere migliore dello scorso e che possa donarvi almeno una parte di ciò che desiderate e di cui avete bisogno.
Grazie per avermi fatto compagnia in questo ormai concluso tremendo duemilaquattordici. Vi abbraccio.